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Legge Seggiolino Anti Abbandono: Tutto Quello Che Devi Sapere

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La Legge Seggiolino Anti Abbandono è finalmente realtà. Una volta pubblicato sulla gazzetta ufficiale scatteranno gli obblighi e le relative sanzioni per i trasgressori. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non farsi trovare impreparati.

Seggiolino anti abbandono? non per forza, la legge sostiene che i dispositivi possono essere sia esterni che interni al seggiolino. Nel primo caso si tratta di particolari “cuscinetti” da appoggiare sulla seduta del bambino; nel secondo caso sono ancora difficili da reperire perché ancora sono poche le case produttrici di seggiolini che hanno già rilasciato un prodotto con sensore integrato e, per questo, hanno un costo abbastanza elevato. In entrambi i casi, i sensori emettono un allarme o notificano via bluetooth allo smartphone la presenza del bambino tramite il rilevamento del peso quando il conducente si allontana dall’automobile. La buona notizia per i genitori è che non sarà obbligatorio acquistare un nuovo seggiolino con dispositivo integrato ma basterà dotarsi di un dispositivo esterno per mettersi in regola con la nuova norma.

La Legge e il suo iter

Dopo più di un anno dalla pubblicazione (Legge 117 del 1 ottobre 2018), il ministro dei trasporti della camera, Paola De Micheli,  ha firmato il decreto attuativo sulla legge del Seggiolino Anti Abbandono. Questo fatto implica che i dispositivi anti abbandono sui seggiolini in auto, diventano obbligatori per tutti coloro che trasportano in auto bambini di età inferiore a 4 anni. Quindi in questa categoria potrebbero rientrare non solo i genitori ma anche nonni, amici o parenti che possono occasionalmente trasportare i vostri bambini.

Alcune incongruenze

In realtà si tratta di un piccolo contrasto rispetto al codice della strada: infatti quest’ultimo impone l’obbligo dei sistemi di ritenuta (i seggiolini) per bambini di statura inferiore a 150 cm quindi fino a circa 10 anni. Forse si è ritenuto, in base ai dati in possesso, che la problematica possa colpire principalmente i bambini in tenera età.

Il provvedimento avrebbe dovuto già essere attivo da Luglio 2019 ma una serie di intoppi e lungaggini burocratiche hanno fatto slittare la norma.

Il decreto firmato andrà a modificare  l’articolo 172 del Codice della strada. Inoltre, nei prossimi tre anni saranno avviate alcune campagne pubblicitarie per informare in modo adeguato i cittadini sulla norma e sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi di allarme per prevenire l’abbandono dei bambini.

Le sanzioni

La legge prevede delle sanzioni per chi non utilizza i sistemi anti abbandono: una multa da 81 a 326€ e la decurtazione di cinque punti dalla patente. In caso di recidività nell’arco di 2 anni, la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

Questo potrà rendere definitivamente operativa la legge ha lo scopo di tutelare l’incolumità dei bimbi in auto e prevenire il fenomeno degli abbandoni per distrazione. Dal Ministero fanno sapere che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale potrebbe avvenire già entro il mese di ottobre.

Quali caratteristiche devono avere i Dispositivi Anti Abbandono?

Per avere le informazioni definitive sulle caratteristiche necessarie per i dispositivi si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per poter prendere visione del testo definitivo del decreto attuativo. Il testo della legge indica che il dispositivo potrà essere integrato all’origine nel seggiolino.  Oppure una dotazione di base o un accessorio del veicolo, ricompreso nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso oppure un sistema indipendente dal seggiolino stesso e dal veicolo. Questo significa che non è obbligatorio sostituire un seggiolino già acquistato ma si può integrare il seggiolino in possesso con un dispositivo anti abbandono mobile. Un’informazione che potrà far felice tutte quelle persone che già hanno un seggiolino sulla propria auto.

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Le caratteristiche funzionali

Le caratteristiche funzionali richieste sono descritte nell’allegato della legge e sono le seguenti:

  • Il dispositivo anti abbandono deve segnalare l’abbandono del bambino al conducente del veicolo. Che sia tramite un’allarme o una notifica sullo smartphone, la condizione principale in qualsiasi tipo di dispositivo è che segnali la presenza del bambino.
  • Si deve attivare automaticamente ad ogni utilizzo e deve dare conferma di attivazione. Non dovrete accenderlo o spegnerlo ad ogni tratta ma la sua attivazione deve essere automatica.
  • Il dispositivo deve attirare immediatamente l’attenzione del conducente con allarmi visivi, acustici o tattili che debbano essere percepiti sia all’interno che all’esterno  dell’automobile. Non basta un allarme che parte dal dispositivo e si fermi all’interno dell’abitacolo. La legge impone espressamente che l’allarme si possa avvertire una volta scesi dall’auto.
  • Il dispositivo non deve alterare in alcun modo le caratteristiche di omologazione dei seggiolini o dei veicoli.
  • Deve poter attivare un sistema di comunicazione supplementare tramite messaggi o chiamate ad almeno 3 numeri di telefono. Perché qualora l’autista non si accorga dell’allarme, altre persone devono poter ricevere la notifica per scongiurare qualsiasi tipo di rischio.

Come verificare l’omologazione del tuo Seggiolino Anti Abbandono

Tutti i dispositivi anti abbandono dovranno essere sottoposto a una verifica di conformità per assicurare che rispondano a tutte le specifiche tecniche richieste dalla normativa. Come fare? Niente paura, il produttore del dispositivo dovrà presentare una domanda di omologazione presso gli uffici abilitati per poter accedere ad un attestato di conformità. Grazie a questa attestazione, l’azienda produttrice potrà rilasciare una certificazione per i dispositivi in commercio. Se già avete acquistato un dispositivo anti abbandono, dovrete attendere che il produttore presenti l’auto certificazione per il vostro prodotto.

Gli incentivi fiscali per l’acquisto del Dispositivo anti abbandono

Lo stato, stando alle ultime dichiarazioni, ha stanziato 2 milioni di euro di incentivi dedicati all’acquisto dei dispositivi anti abbandono suddivisi in questo modo: 1 milione entro la fine del 2019 e il secondo per l’anno 2020. Purtroppo però, ancora non sono stati resi noti i requisiti necessari per poter accedere a questi benefici fiscali. Per chiarire i dubbi sarà necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo sulla gazzetta ufficiale.

 

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