Secondo Figlio: Come Comportarsi Con i Fratelli – I Consigli della Psicologa

L’arrivo di un secondo figlio genera inevitabilmente una serie di cambiamenti all’interno del precedente equilibrio familiare, sia pratici sia psicologici e relazionali.
Potremmo dire che la “sinfonia” trovata fino a quel momento, necessita di nuovi accordi tra gli “strumenti” già presenti e in sintonia e il nuovo “strumento” che arriverà e imporrà a tutti nuovi accordi per comporre e inaugurare una diversa musica grazie al secondo figlio.
LA FAMIGLIA CRESCE, ricerca di un nuovo equilibrio col secondo figlio!
Non c’è dunque da preoccuparsi di tale rivoluzione, perché è comunque una evoluzione: la famiglia cresce! Inoltre, appena il nuovo nato entra in casa, oltre a tanta gioia e amore, possono circolare nervosismo, aggressività e stanchezza. Piano piano tutto si potrà riequilibrare.
Finché il fratellino stava ben “chiuso” dentro la pancia della mamma, tutto scorreva con curiosità e felicità, tuttavia la presenza fisica del neonato si fa ben presto sentire tra pianti, cambi di pannolini, allattamento, etc…Ecco che, d’improvviso, mamma e papà sono dis-tratti dal “grande urlatore”. Un piccolo rompiscatole, che fa tenerezza ma anche rabbia e paura. Quale paura soprattutto? Quella di perdere l’amore di mamma e papà, il posto unico avuto fin a quel momento. E’ normale dunque vedere comparire capricci, dispetti, regressioni. Si tratta spesso di normali richieste ed esigenze di conferme affettive di cui i bambini si nutrono.
E’ utile ricordare che normalmente ciò che insinua nel rapporto tra i fratelli è una particolare ambivalenza, proprio perché amore e odio, amicizia e rivalità, gelosia, invidia e alleanza, vanno a braccetto. Si odiano e si amano contemporaneamente! Il “rivale”, cioè chi è arrivato ad usurpare il posto unico, è un intruso e ancora sconosciuto. Solo piano piano il primogenito conoscerà e potrà accettare e anche amare il nuovo arrivato. E’ dunque la necessità di dover con-dividere, l’affetto, l’attenzione di mamma e papà, ma anche i giochi, i regali e la casa, ad arredare il rapporto tra i fratelli di tanti vissuti che vanno dalla tenerezza al conflitto.
Tuttavia non va dimenticato che contrasti e litigi, che potranno comparire, non sono necessariamente negativi e da evitare perché, durante lo sviluppo, rappresentano anche un’occasione preziosa di crescita e di confronto che può aiutare i bambini ad affrontare le relazioni con gli altri e a rafforzare il proprio carattere.
La diversità tra fratelli : un valore
Chiaro che molto dipende dagli adulti, cioè dalla disponibilità di madre e padre ad ascoltare, e a mantenere una posizione neutra, cioè non giudicante ed estranea a interessi di parte, valutando i vari momenti conflittuali con obiettività. Educare al rispetto e all’importanza della diversità come un valore, permette ai fratelli di vedersi riconosciuti come persone differenti, cioè uniche, non uguali uno all’altro, e amati proprio perché diversi. Paragoni, confronti possono innescare rivalità e rivendicazioni. Inoltre insistere perché il più grande si comporti “da grande”, magari cedendo e accettando di subire…può innescare liti e rancori. Chiaro che tali osservazioni non possono non tenere conto della diversa età dei figli!
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“ Come farò a dividermi?”
A volte la preoccupazione di mamma e papà riguarda un interrogativo: “ Come farò a dividermi?” E’ bene precisare che l’amore non può essere diviso, così come è impossibile che, ad esempio, una mamma possa dividersi in due/tre… Nel cuore di un genitore c’è posto per tutti, a patto che ognuno abbia il SUO posto, unico e non sostituibile. In una famiglia è proprio la democrazia ad assegnare ad ognuno il suo posto unico e speciale alla tavola del convivio e del cuore familiare.
L’arrivo di un altro figlio impegna perciò mamma e papà a fare del rispetto e dell’accoglienza della diversità, i presupposti necessari alla crescita della famiglia e all’accordo di tutti gli “strumenti”, perché possa nascere quella particolare sinfonia che specifica e differenzia una famiglia dalle altre. Un grande pediatra, Marcello Bernardi, evidenziava che i fratelli, in una famiglia, sono “come un simbolo, una bandiera”.
Dr.ssa Pamela Pace,
psicoanalista, psicoterapeuta, presidente